Apple ha rilasciato l’ultimo aggiornamento del sistema operativo iOS 9.3.5 e ha raccomandato a tutti i suoi utenti di istallarlo al più presto: nella versione precedente è stata scoperta una falla nel sistema della privacy di iPhone e iPad che ha messo a repentaglio la sicurezza di molti tipi di utenti.

Tutto è partito quando un importante attivista arabo per i diritti umani Ahmed Mansoor ha ricevuto il link di una notizia riguardante delle presunte torture ai suoi cittadini, ma si è insospettito e ha deciso di non aprirlo; Mansoor aveva poi inviato il link a Bill Marczack del Citizen Lab dell’Università di Toronto, che ne ha studiato il contenuto e lo ha identificato come malevolo: il messaggio proveniva appunto dalla società israeliana NSO Group, specializzata nella vendita di software di spionaggio, e avrebbe fatto partire un malware in grado di accedere al dati della persona spiata.

La scoperta ad opera di Marczak e di John Scott Railton, della società californiana Lookout, è stata sconcertante: questi ultimi hanno rilevato che la società israeliana stava sfruttando la falla nel sistema di sicurezza di iOS per spiare persone come giornalisti e dissidenti. Da qui è nata l’urgenza della Apple di rafforzare il sistema di sicurezza dei suoi dispositivi ed è stato lanciato immediatamente l’aggiornamento del sistema.